Con inediti di Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Ranieri, Stefano Bollani e molti altri.
I Pan Brumisti sono un gruppo milanese degli anni '70 che, insieme ad altre formazioni (tra cui gli Stormy Six e l'Ensemble Havadià di Moni Ovadia), facevano parte della Cooperativa L'Orchestra, per la quale hanno anche inciso il loro unico disco, "I padroni della città". Si occupavano di canzoni d'autore con proprie composizioni e traduzioni nonché con canzoni regalate loro da cantautori amici (come Francesco Guccini e Roberto Vecchioni).
Per l'edizione del 2008 il Club Tenco ha deciso di fare un omaggio ad Antonio Silva che nella Rassegna ricopre il ruolo del presentatore. Il cadeau musicale è basato su canzoni dei Pan Brumisti. Si tratta di un doppio cd particolarmente nutrito, dal momento che contiene quaranta canzoni. Il repertorio è costituito da brani che il gruppo non incise mai (perché ritenuti allora intimisti o troppo "cantautorali") partendo da un nucleo di sette canzoni allora scritte (molto spesso in chiave ironica) espressamente per Antonio Silva. A queste canzoni vanno aggiunte traduzioni di cantautori approdati in Italia proprio grazie al Club Tenco. Le canzoni sono state quasi esclusivamente scritte da Sergio Secondiano Sacchi che è anche l'autore di tutte le traduzioni. Ma c'è anche da segnalare un inedito di Francesco Guccini, Via dei Poeti, cantato proprio dai Pan Brumisti, a cui il cantautore emiliano risponde con l'interpretazione di Sulla strada del gruppo milanese.
Il disco, che esce a nome dei Pan Brumisti, è eseguito, in realtà, da quarantuno interpreti diversi. Si parte dai vecchi compagni di strada (Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Eugenio Finardi) passando attraverso interpreti (Milva, Massimo Ranieri, Gigliola Cinquetti) e cantanti conosciuti proprio attraverso l'attività del Tenco. Tra gli ospiti ci sono artisti non solo italiani, ma anche illustri ospiti stranieri come Joan Manuel Serrat, Maria del Mar Bonet, Luis Eduardo Aute, Sérgio Godinho, Joan Isaac, Pedro Guerra e Roger Mas. Proprio la canzone di Serrat (Quelle piccole cose, che parla dei minuti oggetti rimasti a lungo quasi dimenticati in un cassetto per poi riapparire a distanza di tempo) dà il titolo al disco, rappresentandone al contempo la filosofia.
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Il disco, che esce a nome dei Pan Brumisti, è eseguito, in realtà, da quarantuno interpreti diversi. Si parte dai vecchi compagni di strada (Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Eugenio Finardi) passando attraverso interpreti (Milva, Massimo Ranieri, Gigliola Cinquetti) e cantanti conosciuti proprio attraverso l'attività del Tenco. Tra gli ospiti ci sono artisti non solo italiani, ma anche illustri ospiti stranieri come Joan Manuel Serrat, Maria del Mar Bonet, Luis Eduardo Aute, Sérgio Godinho, Joan Isaac, Pedro Guerra e Roger Mas. Proprio la canzone di Serrat (Quelle piccole cose, che parla dei minuti oggetti rimasti a lungo quasi dimenticati in un cassetto per poi riapparire a distanza di tempo) dà il titolo al disco, rappresentandone al contempo la filosofia.